Nel segno di Leonardo. Scatti di matrimonio alla ricerca dell’arte

Nel segno di Leonardo. Scatti di matrimonio alla ricerca dell’arte
16-08-2021

Milano è davvero una città piena di sorprese. Dove organizzare un evento sembra semplice ma non lo è affatto, almeno dal punto di vista della scelta della location.
Città mitteleuropea, antica e moderna allo stesso tempo riserva sorprese e luoghi davvero inaspettati, perfetti per qualsiasi tipo di cerimonia state pensando di organizzare.

Un’idea originale? Quella di celebrare un momento di festa e amore come il matrimonio nel segno dell’arte e dei suoi capolavori che nel capoluogo lombardo non mancano, come dimostra la presenza delle numerose gallerie d’arte nonché musei, collezioni, pinacoteche e non solo.

L’arte leonardiana nei luoghi di Milano rappresenta lo spazio intimo ideale per realizzare foto di matrimonio romantiche, che giocano con l’arte.
Il fotografo di matrimoni dovrà essere bravo a far risaltare i colori, le sfumature e le suggestioni, creando soluzioni in armonia con lo stile del Maestro originario di Vinci.

Protagonista assoluta la sposa, con un abito che sarà come una calla, fiore simbolo di purezza, bellezza, amore e passionalità. Sinuosa e allo stesso tempo spontanea. E lo sposo al suo fianco, insieme a lei per celebrare quell’ospite che quando si parla di matrimonio non può mancare mai, nemmeno nelle foto del matrimonio: l’amore.

Leonardo da Vinci e Milano

Leonardo, il grande Maestro dell’arte italiana, è indissolubilmente legato alla città che lo vide protagonista indiscusso per quasi venticinque anni, alla corte di Ludovico il Moro prima, al servizio del governatore di Francia poi.
A Milano arriva nel 1482 probabilmente come ambasciatore della cultura di Lorenzo il Magnifico; decide di stabilirsi affascinato dalla cultura, più aperta di quella che trovava a Firenze rispetto alla scienza e all’ingegneria, discipline in cui eccelleva tanto quanto in quelle artistiche.

Sono gli anni più intensi della sua attività,  quelli in cui porta a compimento la rivoluzione artistica che ha come punto di espressione più alto forse, perché i capolavori sono veramente tanti, nel Cenacolo, molto più di una semplice opera di pittura.
Le opere realizzate in questo periodo sono oggi sparse per il mondo, come Le vergini delle Rocce, due dipinti che si possono ammirare a Parigi e Londra, ma anche la meravigliosa Dama con ermellino, attualmente a Cracovia e naturalmente la celebre Gioconda, realizzata anch’essa a Milano nel 1499 e fiore all’occhiello del Louvre.

I luoghi leonardeschi da scoprire nella bella città lombarda non mancano. Un viaggio lungo un sogno, proprio come la celebrazione del Matrimonio. Per realizzare scatti sontuosi, iconici. Pieni di luce.

Prima tappa: Corso Magenta

È qui che è possibile ammirare quel capolavoro che è Il cenacolo, dove il genio leonardesco si esprime ai massimi livelli per quanto riguarda arte e tecnica.
L’opera, raffigurante l’ultima cena di Gesù di Nazareth, conosciuta anche come L’ultima cena, si trova nella Basilica di Santa Maria delle Grazie, inserita dall’Unesco fra i primi siti italiani considerati patrimonio dell’umanità.

Gli sposi potranno essere ritratti sia all’interno della chiesa ma anche con lo sfondo del dipinto del Maestro. Scatti originali, capaci di coniugare arte e sentimento, dove il fotografo riesce a giocare con luci e ombre, volendo anche con quelle del bianco e nero. Aventi anche un elemento spesso sottovalutato: il sacro, discreto, quasi intimo, dove la magia degli sposi riesce a risaltare in tutta l’autenticità delle promesse del matrimonio.

Seconda tappa: la Vigna di Leonardo

A pochi passi dal Cenacolo c’è un altro capolavoro del Genio di Vinci: la Vigna di Leonardo. Si tratta di un vigneto che Ludovico il Moro donò all’artista mentre ancora stava lavorando all’Ultima cena nel 1498.
Oggi si può ammirare quel che ne resta presso la Casa degli Atellani, con i vigneti conservati ancora con cura certosina a 500 anni di distanza.

Leonardo era davvero affezionato al suo giardino, ancora un luogo ameno e ricco di verde lussureggiante.

Gli scatti che si potranno realizzare qui sono all’aria aperta, tra le vigne e gli arbusti. La dimora fa da sfondo e volendo ben si presta anch’essa ad essere fotografata.
Le foto avranno un’aria intima, seducente, raffinata. Gli sposi potranno essere lasciati liberi di giocare con gli sguardi e i gesti. La bellezza naturale della vigna farà il resto.

Terza e ultima tappa (per ora): Conca dell’Incoronata

Scortati dall’auto nuziale in direzione dei Navigli, in pochi minuti si arriva alla Conca dell’Incoronata, il cui progetto originario vede la firma del Maestro toscano.
La Conca dell'Incoronata è l'unico resto rimasto del Naviglio della Martesana all'interno della circonvallazione. 

Gli scatti qui realizzati hanno un’altro aspetto del tratto distintivo dell’artista: quello dell’architetto e dell’ingegnere.
Gli sposi si trovano in un luogo dal sapore antico e allo stesso tempo contemporaneo.
Gli scatti realizzati sono in linea con quella che è l’anima della città che come abbiamo accennato è fatta di tanti elementi. Un po’ come il matrimonio dove gli ingredienti d’amore davvero non mancano.

Un’ultima nota. Avremmo aggiunto a questo tour anche un’altra tappa ma al momento è sottoposta al restauro. Si tratta della Sala delle Asse, il fiore all’occhiello del Castello Sforzesco. Rimandiamo la sua citazione per la celebrazione di eventi futuri che avranno in comune un fotografo di matrimoni esperto e audace ma soprattutto sposi innamorati capaci di osare. Per un matrimonio nel segno dell’arte.


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